A Vincenzo Costanzo il Premio “Antonio Siclari”

Il mondo della scherma arbitrale calabrese continua a farsi lustro sui più importanti palcoscenici. Per la famiglia lametina dei Costanzo le soddisfazioni sono ormai tradizione consolidata.

Sulle orme del padre Roberto, arbitro alle Olimpiadi di Atlanta ’96 ed a distanza di tre anni dal premio “Silvia Pierucci” consegnato al fratello Gianmarco, Vincenzo Costanzo ha ricevuto il Premio “Antonio Siclari” 2022, in occasione dei Campionati Italiani di Courmayeur.
Il riconoscimento viene assegnato al miglior arbitro italiano della stagione.

Da Federscherma:
“Il prestigioso riconoscimento, promosso dalla Federazione Italiana Scherma, d’intesa con il Gruppo Schermistico Arbitrale, è un importante e consolidato momento di fine stagione in cui la Commissione GSA sceglie uno dei suoi componenti che si è maggiormente distinto nel corso dell’anno agonistico nazionale, nel ricordo di un grande arbitro internazionale rimasto nel cuore di tutto il mondo della scherma.

Emozione e commozione, al momento della proclamazione, per il lametino Vincenzo Costanzo, giovane ma già affermato arbitro delle liste GP FIE, che si è visto consegnare dalle mani del Presidente federale Paolo Azzi e del Presidente della Commissione GSA Gabriele Aru, alla presenza dei componenti Furio Ginori e Marco Pistacchi.

Vincenzo, specialista della sciabola che per qualche anno è stato Costanzo junior (papà Roberto è stato arbitro olimpico) e ora invece è Costanzo senior (perché anche il fratello minore Gianmarco è diventato “internazionale”), ha ricevuto il riconoscimento tra gli applausi e gli abbracci dei colleghi e della Direzione di Torneo.”

Al già significativo articolo apparso sul sito nazionale, aggiungiamo i complimenti di tutta la famiglia schermistica calabrese per il meritato premio ottenuto da Vincenzo, frutto del lavoro e della grande professionalità mostrati sulle pedane di tutto il mondo.


Il folto gruppo di arbitri lametini ai Campionati Italiani: Marco Muraca. Vincenzo Costanzo, Luigi Martilotti, Vincenzo Zaccone e Gianmarco Costanzo

Foto di Trifiletti/Bizzi