Francesco Perri Nuovo delegato FIS Calabria

Francesco Perri: il profilo del nuovo Delegato FIS Calabria

Sin da ragazzo al servizio dei più svariati sport (dall’atletica leggera alla pallavolo..) per i quali ha rivestito anche ruoli dirigenziali e da 20 anni appassionato di scherma, Francesco Perri – già Delegato Provinciale FIS di Catanzaro e Presidente della società Platania Scherma – dal primo giugno è ufficialmente il nuovo Delegato Regionale FIS e subentra a Maria Fedele, cui vanno stima e gratitudine per l’impegno profuso.

Nell’augurare al neoeletto un grosso in bocca al lupo per le sfide del prossimo quadriennio approfittiamo per fargli alcune domande imparando a conoscerlo:

– Intanto congratulazioni per il tuo nuovo incarico. L’impegno già dimostrato in qualità di Presidente della tua Società e Delegato Provinciale fa ben sperare anche a livello Regionale.

Sono grato per le dimostrazioni di stima e fiducia che sto ricevendo. Tra l’altro era una nomina che non cercavo e non intendevo candidarmi, ma mi ha incoraggiato il Presidente FIS Scarso che ha ritenuto potesse essere una buona soluzione di mediazione e convergenza tra le esigenze delle Sale calabresi.

– So che sei sempre stato appassionato di sport, ma quando e come nasce la tua passione per la scherma?

Sono nella scherma da 20 anni; prima ero un semplice socio, poi quando mio figlio Raffaele ha iniziato a tirare mi ci sono avvicinato ancora di più, finché abbiamo deciso con il Maestro Provenzano – che aveva fondato Platania Scherma nel ’97 – che lui avrebbe continuato a curare gli aspetti tecnici ed io la parte dirigenziale della società (questo dal 2009). Mi accorsi subito che la scherma a Platania poteva crescere solo incentivando la crescita di tutta la scherma calabrese, creando un terreno fertile di confronto e apertura verso le altre sale.

– Tra l’altro un confronto non solo regionale: scopro che ultimamente la vostra Società ha fatto addirittura un gemellaggio con quella di Chiavari

Sì! Anni fa con Raffaele facevamo un po’ il giro d’Italia, andando alle gare senza Maestri e con tutte le difficoltà connesse. All’epoca mi avvicinavo alla scherma con una sorta di timore reverenziale ma anche con spirito d’osservazione e una volta, a La Spezia, nonostante lui avesse già concluso la sua gara, ho insistito per rimanere fino alla fine ed assistere alle fasi successive: ero incuriosito e impressionato dal fatto che più si andava avanti e più si notava la qualità tecnica. Credo che l’osservazione ed il confronto siano indispensabili per curare i vari aspetti delle Società sportive (tecnici e dirigenziali), capirne le problematiche, e farle crescere con degli stimoli. Bisogna instaurare dei rapporti. Ad esempio io sento che tutti gli atleti calabresi siano miei atleti, infatti quando vado fuori alle gare li cerco e li seguo: in questo modo anni fa, ad una gara a Napoli, conobbi Claudio Romeo (oggi vicepresidente dell’Accademia di Scherma RC ndr.).

– Ricordo che il Presidente Scarso aveva scelto proprio Platania per lanciare la sua campagna elettorale nello scorso ottobre. Non credi che quella già allora fosse una dimostrazione di fiducia e, col senno di poi, una possibile “premonizione” della tua nomina?

Avevo invitato spesso il Presidente a Platania anche se mi scusavo perché era solo una piccola realtà schermistica. Lui invece mi aveva risposto che noi eravamo proprio l’esempio che la scherma si può fare in qualunque posto. Il fatto che abbia voluto lanciare da qui la sua candidatura è stato un segno di fiducia importante anche se allora non avrei potuto immaginare nulla. Ora col senno di poi..forse..chissà!

– D’altronde si conosce l’impegno di Scarso per la diffusione della scherma nel mondo a partire da piccolissime realtà. Magari avrà anche riconosciuto nel tuo impegno parte di quegli obiettivi che da sempre lui stesso si propone. Ma per quanto riguarda te, quali sono i tuoi prossimi obiettivi, sogni, programmi alla guida di FIS Calabria?

Il sogno sarebbe quello di vedere un atleta calabrese in Nazionale. Certo ce l’abbiamo fatta con la Lucchino, ma non ci possiamo fermare qui. Quanto ai programmi, non mi sono candidato con un programma preciso perché il mio intento sarà quello di andare nelle palestre – se non ora, che la stagione è finita, a partire da settembre – per capire come si lavora, in che condizioni, per confrontarmi con Tecnici e Dirigenti e conoscere le vari problematiche. Da questa analisi concreta stilerò un programma, ma nel frattempo vedrò di organizzare un’Assemblea delle Società calabresi, dopo l’appuntamento del Trofeo Aiello, per cominciare a programmare le gare della prossima stagione e fare una bozza di calendario.

Jessica Borrello